Condividiamo volentieri, anche lo sdegno per tutto ciò!

 

Con Ordinanza del 14 Aprile 2020
il Presidente della Giunta Regionale Enrico Rossi,

in un periodo di PANDEMIA SENZA PRECEDENTI NELLA STORIA UMANA RECENTE, ha di nuovo regalato alle guardie venatorie volontarie in possesso di licenza di caccia, previa ” autorizzazione” della polizia provinciale, cioè ha regalato ai cacciatori, una lobby potente e a quanto pare inattaccabile per ora in Toscana, IL PRIVILEGIO E L’AUTORIZZAZIONE di proseguire nei piani di abbattimento di svariate specie di ANIMALI selvatici, cinghiali, volpi, nutrie, storni, piccioni, gazze, cornacchie, minilepri, caprioli, fino ai cormorani, adducendo scuse fumose degne dei migliori legulei, per accontentare gli agricoltori ma di fatto per favorire il mondo venatorio. fino all’ultimo giorno del loro insediamento in regione.

Per tali piani di abbattimento e controllo, per questa caccia, si deroga da ogni norma e distanza di sicurezza, un’attività questa malvista e osteggiata dalla maggioranza della popolazione, attività pericolosa, difficilmente controllabile ( vedi incidenti mortali e ferimenti di persone anche estranee, movimentazione di animali morti verso macelli o altro in barba a tutte le regole a cui gli allevatori regolari devono sottostare ).
In tempo di restrizioni da Covid 19 , quando LA REGIONE TOSCANA HA VOLUTO CHE FOSSERO SOSPESE LE ADOZIONI DI CANI E GATTI NEI CANILI per ragioni di sicurezza, si deroga in favore dei cacciatori.

Si continua per l’ennesima volta ad adottare due pesi e due misure, senza vergogna e senza ritegno alcuno.

I CACCIATORI POSSONO DIVENTARE A TUTTI GLI EFFETTI PORTATORI DI COVID 19, dunque veicoli di contagio per i loro familiari e per tutti i cittadini.

Con questa Ordinanza si violano i principi dei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che hanno già escluso ogni attività connessa alla caccia, a maggior ragione in periodo di riproduzione.

Questa ordinanza sulla caccia è una grossa responsabilità della Giunta Regionale e del Presidente Enrico Rossi che si assumerà tutti i rischi che comporta una tale decisione che ricade sulle spalle di tutti i cittadini.

PORTAVOCE CAART Stefano Corbizi Fattori

 
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