Sabato 2 giugno presso lo stabilimento termale Tamerici alle ore 17.00, con la collaborazione delle associazioni “Estate Regina” e “La Fabbrica di Montecatini” e grazie alla disponibilità della Società Terme di Montecatini Immobiliare, gli Amici di Igor hanno organizzato una tavola rotonda sul tema “Il cane in città”.

I relatori sono stati: il Prof.Giovanni Cardini, Presidente del Corso di Laurea in Tecniche d’addestramento del cane di razza ed Educazione cinofila presso l’Università degli studi di Pisa, il Sig. Claudio Mangini, comportamentista ed addestratore di animali per il cinema, il Dott. Ugo Lotti, medico veterinario, il Dott. Guglielmo Torri, medico veterinario il Sig. Nino Andreani, addestratore e presidente del G.S. Valdinievole Addestramento Cani Utilità e Difesa, il Dott. Alessandro Sartoni, Assessore del Comune di Montecatini Terme. Moderatrice è stata la Sig.ra Cinzia Silvestri.

Il convegno ha riscosso un ottimo successo di pubblico vista anche la pregevole caratura dei relatori che hanno affrontato molteplici argomenti.

Si è parlato degli ingiusti pregiudizi contro il cane in città (cane=causa di sporcizia, di rumori molesti, =portatore di malattie etc) sottolineando la necessità di riportare il giusto equilibrio nel rapporto cane/ambiente visto che le città non sono a misura di cane. Il cane, infatti, ormai non è più (da decenni!) un pericolo per la salute ma è invece un promotore della salute stessa. E’ socialmente utile al compagno-uomo in vari modi: molte patologie vengono curate dalla convivenza con il cane (pet therapy); addirittura il cane è in grado di scoprire alcune patologie tumorali ancor prima che esse vengano diagnosticate; l’esercito australiano addestra i cani per la ricerca dei kamikaze (in questo caso è necessario un forte affiatamento tra cane e conduttore); i cani vengono utilizzati dall’ONU per opere di sminamento ed il cane è insostituibile appunto per la bonifica dei territori in quanto con l’olfatto raccoglie gli effluvi dell’esplosivo e “sente” il filo di inciampo. Il cane, quindi, non crea problemi a meno che non venga gestito male dall’uomo ed incontri come quello di sabato scorso sono appunto molto importanti perché manca spesso l’elementare conoscenza del cane.

E’ stato sottolineato come la figura del cane sia cambiata negli ultimi trenta anni ed è stata posta l’attenzione sul problema del randagismo che prima veniva affrontato in maniera ben diversa. Dopo pochi giorni dalla cattura, infatti, il randagio veniva soppresso quindi il canile era una struttura ben diversa. Al giorno d’oggi, deve diventare una struttura essenziale del Comune, come lo stadio, il teatro, etc, in quanto ora il randagio viene ospitato nel canile anche per tutta la durata della sua vita. Il canile dovrebbe diventare un patrimonio del cittadino e non solo dei volontari che con passione e fatica (e tra mille ostacoli!) se ne occupano. Il canile dovrebbe essere un “parco-canile” dove possano essere portate le scolaresche in visita per stimolarne la sensibilità, dove possano andare in visita intere famiglie di cittadini. Sono stati poi trattati i problemi sanitari, comportamentali ed igienici. I primi sono dovuti all’ignoranza, nel vero senso della parola, ed anche ai medici “umani” che non sfatano le false credenze ma invece le alimentano! I problemi legati al comportamento, come quelli igienici, invece dipendono dall’uomo che alleva razze aggressive (anche se non esistono razze GENETICAMENTE aggrressive!) e che comunque possono essere risolti avvalendosi dell’aiuto del Veterinario già al momento della scelta dell’animale da prendere senza farsi influenzare dalla pubblicità, dalla TV come invece accade normalmente.

A conclusione degli interventi dei relatori, sono iniziate le domande del pubblico, sempre attento ed interessato, a proposito dell’obesità, di recupero di animali addestrati per i combattimenti, di vivisezione e sperimentazione sugli animali, di maltrattamenti, del problema di animali con pedigree falsi ed addirittura malati venduti da proprietari (senza scrupoli!) di alcuni negozi per animali ed una richiesta alquanto interessante sulla possibilità di inserire nello stato di famiglia anche l’animale domestico (nel caso specifico, il cane), cosa già attuata in diversi Comuni italiani. In seguito alle domande del pubblico è stato riconosciuta dai vari relatori la presenza di un vuoto legislativo a livello nazionale per quanto riguarda i maltrattamenti, la vendita di animali in negozi specializzati, l’esistenza di un albo degli allevatori ed anche per quanto concerne la tutela del cane nei confronti dell’errato addestramento.

I lavori della tavola rotonda si sono conclusi dopo più di due ore tra la soddisfazione generale.