Siamo ben felici di poter condividere questa notizia e siamo orgogliosi perché, nel nostro piccolo, abbiamo anche noi contribuito a questo successo facendone richiesta al Consiglio regionale.

(Fonte: La Repubblica – La Zampa)

Il Consiglio regionale della Toscana approva a maggioranza una legge che permette la tumulazione delle ceneri di cani, gatti e altri animali domestici accanto ai loro proprietari. L’iniziativa, nata un anno fa, è diventata legge grazie a un’ampia convergenza trasversale tra forze politiche.

Approvata la legge sulla tumulazione congiunta

Con 19 voti a favore e 5 astensioni, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una nuova legge che consente la tumulazione delle ceneri degli animali d’affezione nello stesso loculo o tomba del proprietario, su richiesta del proprietario stesso o dei suoi eredi.

La proposta è stata presentata dal consigliere Andrea Ulmi (Gruppo misto – Merito e lealtà), vicepresidente della Commissione Sanità, e sostenuta da altri esponenti della Lega e dello stesso gruppo. La norma è frutto di un lavoro durato oltre un anno.

 

“Giunge a compimento l’iter di questa proposta di legge a mia prima firma”, ha dichiarato Ulmi in aula. “Il rapporto affettivo che si può creare tra una persona e il proprio animale, sia un cane, un gatto, ma anche un coniglio o un pappagallo, molto spesso diventa una relazione assoluta, specie nel caso di molti anziani, che si trovano a vivere in una condizione di solitudine”.

Le regole: solo ceneri, oneri a carico dei richiedenti

Come spiegato dal presidente della Commissione Sanità Enrico Sostegni (Pd), la legge ha un impianto semplice: “La commissione ha fatto un lavoro di sistemazione del testo. Si tratta di una norma molto semplice, che permette la tumulazione delle ceneri dell’animale d’affezione nella tomba o nel loculo del proprietario, su richiesta del proprietario stesso o degli eredi. Gli oneri derivanti dalla tumulazione dell’animale di affezione sono a carico dei soggetti richiedenti”.

Il provvedimento specifica inoltre che non si parla di spoglie, ma solo di ceneri, escludendo problematiche di natura sanitaria. “Dal punto di vista sanitario siamo perfettamente in regola”, ha sottolineato Ulmi, aggiungendo: “Credo che sia una cosa di buonsenso, la civiltà di un popolo si vede da come tratta gli animali”.

Una legge “di civiltà”

I promotori della legge l’hanno definita “un atto di civiltà e di sensibilità che va incontro ad esigenze affettive di molti cittadini garantendo al tempo stesso la tutela dell’igiene pubblica, della salute della comunità e dell’ambiente”.

Nel testo viene anche richiamata la normativa europea che riconosce gli animali come esseri senzienti, titolari di interessi degni di tutela. “Il riconoscimento degli animali a livello normativo europeo come esseri sensienti titolari di specifici interessi da tutelare – si legge nella relazione illustrativa – avvalora la tesi che tra l’animale e l’uomo si possa instaurare un legame di tipo affettivo meritevole di tutela”.

Un legame che continua anche dopo la morte

La nuova norma, destinata a cambiare il volto dei cimiteri toscani, intercetta un bisogno emotivo crescente, soprattutto tra le persone anziane o sole. D’ora in poi, per i cittadini toscani, il legame con il proprio animale potrà trovare continuità anche dopo la morte, in una sepoltura condivisa che rappresenta, nelle parole dei promotori, un gesto di “profondo significato affettivo e simbolico”.